«Architecture imposes perfection in detail, to the point of dissolving detail»1. (A. Siza, L’importanza di disegnare, in, a cura di A. Angelillo, Siza. scritti di architettura, Skira editore, Milano 1997, pag. 30). In how many ways can we interpret the role of detail in contemporary architectural design? How relevant is this theme, today? Why should we speak about detail, whereas contemporary problems are instead vast and complex? Discussions on this theme might seem an act of refusal, almost an act of fear toward contemporary congeries; instead, I think that it represents one of the most sensible ways of dealing with it, in an attempt to unravel its intricate tangle of constitutive issues and problems from the small scale, that is the dimension human beings can best master and understand. As stated by Bruno Munari, the Cartesian method is particularly suitable to discuss the complex, contemporary world. Indeed, it consists in dividing every problem into smaller and smaller parts, which can be dealt with and solved more easily. This methodology will be used here to outline a new interpretation of architectural detail according to its articulations, focusing on two aspects: on one hand, the construction of architectural form; on the other, its perception.

«L’Architettura esige la perfezione del dettaglio fino alla dissoluzione del dettaglio». (A. Siza, L’importanza di disegnare, in, a cura di A. Angelillo, Siza. scritti di architettura, Skira editore, Milano 1997, pag. 30). Quanti modi diversi ci sono di intendere il ruolo del dettaglio nel progetto di architettura contemporaneo? E quanto è rilevante questo tema, oggi? Perché parlare di dettaglio, di qualcosa cioè che nel suo significato etimologico esprime un’idea di particolare, si potrebbe pensare di secondario rispetto all’intero processo che produce architettura, quando i problemi del presente sono così vasti e complicati? Ragionare attorno a un tema come questo potrebbe sembrare un atto di rifiuto, quasi di paura nei confronti della congerie contemporanea, una sorta di fuga dalla complessità del nostro tempo. Penso invece che sia uno dei modi più sensati di affrontarla, cercando di dipanarne l’intricato groviglio di questioni e problemi che la compongono, partendo proprio da quella piccola dimensione, o scala, che in quanto esseri umani riusciamo a padroneggiare e comprendere, senza ausili complementari o bisogno di intelligenze artificiali. Per affrontare dunque la complessità del mondo contemporaneo, seguendo quanto già affermato da Bruno Munari, è utile applicare il metodo cartesiano, che prevede di dividere ogni problema in tante parti minori, sempre più piccole, tali da essere affrontate e risolte con maggiore facilità. Cartesio consigliava d’iniziare con le questioni più semplici “e facili a conoscere”, per proseguire in ordine di crescente difficoltà secondo una logica che, se applicata al progetto di architettura, lo presenterebbe, anche oggi, come una successione ordinata di azioni, frutto di un pensiero orientato. Provo allora anche io ad applicare il metodo cartesiano e propongo una lettura del dettaglio architettonico per declinazioni del tema, con la speranza di metterne in evidenza le valenze significanti. Nell’argomentare i contenuti di queste declinazioni, ho utilizzato due chiavi di lettura che permeano il significato e sostanziano il valore di ciascuna: la costruzione della forma architettonica, da un lato, e la sua percezione, dall’altro.

Il dettaglio architettonico: progetto e percezione / Grimaldi, Andrea. - In: L'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI. - ISSN 0579-4900. - Anno LV:484(2022), pp. 6-19.

Il dettaglio architettonico: progetto e percezione

Andrea Grimaldi
2022

Abstract

«Architecture imposes perfection in detail, to the point of dissolving detail»1. (A. Siza, L’importanza di disegnare, in, a cura di A. Angelillo, Siza. scritti di architettura, Skira editore, Milano 1997, pag. 30). In how many ways can we interpret the role of detail in contemporary architectural design? How relevant is this theme, today? Why should we speak about detail, whereas contemporary problems are instead vast and complex? Discussions on this theme might seem an act of refusal, almost an act of fear toward contemporary congeries; instead, I think that it represents one of the most sensible ways of dealing with it, in an attempt to unravel its intricate tangle of constitutive issues and problems from the small scale, that is the dimension human beings can best master and understand. As stated by Bruno Munari, the Cartesian method is particularly suitable to discuss the complex, contemporary world. Indeed, it consists in dividing every problem into smaller and smaller parts, which can be dealt with and solved more easily. This methodology will be used here to outline a new interpretation of architectural detail according to its articulations, focusing on two aspects: on one hand, the construction of architectural form; on the other, its perception.
2022
«L’Architettura esige la perfezione del dettaglio fino alla dissoluzione del dettaglio». (A. Siza, L’importanza di disegnare, in, a cura di A. Angelillo, Siza. scritti di architettura, Skira editore, Milano 1997, pag. 30). Quanti modi diversi ci sono di intendere il ruolo del dettaglio nel progetto di architettura contemporaneo? E quanto è rilevante questo tema, oggi? Perché parlare di dettaglio, di qualcosa cioè che nel suo significato etimologico esprime un’idea di particolare, si potrebbe pensare di secondario rispetto all’intero processo che produce architettura, quando i problemi del presente sono così vasti e complicati? Ragionare attorno a un tema come questo potrebbe sembrare un atto di rifiuto, quasi di paura nei confronti della congerie contemporanea, una sorta di fuga dalla complessità del nostro tempo. Penso invece che sia uno dei modi più sensati di affrontarla, cercando di dipanarne l’intricato groviglio di questioni e problemi che la compongono, partendo proprio da quella piccola dimensione, o scala, che in quanto esseri umani riusciamo a padroneggiare e comprendere, senza ausili complementari o bisogno di intelligenze artificiali. Per affrontare dunque la complessità del mondo contemporaneo, seguendo quanto già affermato da Bruno Munari, è utile applicare il metodo cartesiano, che prevede di dividere ogni problema in tante parti minori, sempre più piccole, tali da essere affrontate e risolte con maggiore facilità. Cartesio consigliava d’iniziare con le questioni più semplici “e facili a conoscere”, per proseguire in ordine di crescente difficoltà secondo una logica che, se applicata al progetto di architettura, lo presenterebbe, anche oggi, come una successione ordinata di azioni, frutto di un pensiero orientato. Provo allora anche io ad applicare il metodo cartesiano e propongo una lettura del dettaglio architettonico per declinazioni del tema, con la speranza di metterne in evidenza le valenze significanti. Nell’argomentare i contenuti di queste declinazioni, ho utilizzato due chiavi di lettura che permeano il significato e sostanziano il valore di ciascuna: la costruzione della forma architettonica, da un lato, e la sua percezione, dall’altro.
dettaglio architettonico; detail; progetto architettonico; misura; costruzione; spazio e percezione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il dettaglio architettonico: progetto e percezione / Grimaldi, Andrea. - In: L'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI. - ISSN 0579-4900. - Anno LV:484(2022), pp. 6-19.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1643117
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